Lettera aperta del Presidente Foti
Ci dispiace ritornare sugli episodi di domenica ma è forte il desiderio di mettere in chiaro fatti e responsabilità di cui sicuramente ci riteniamo colpevoli, e di questo chiediamo scusa. Non per questo intendiamo essere giudicati come boss del sigaro come qualcuno ci ha descritto. Piuttosto essere considerati come uomini di sport, normali tifosi della propria squadra, che dinanzi a tutta una serie di valutazioni errate in un confronto fra due squadre di pari livello, avvertono il bisogno che le decisioni corrispondano in maniera equilibrata a quello che è un regolamento che tutti vorremmo rispettare. Abbiamo dato vita in questi 21 anni ad una Società che spesso viene indicata come esempio, attestazioni per il nostro modo di essere ci sono giunte e ci giungono da ogni parte. Questo non è sufficiente, pretendiamo da noi stessi ogni giorno di più. Nel caso di domenica riteniamo di essere stati penalizzati sia sul campo, dove una sola squadra avrebbe meritato di ottenere il risultato pieno, sia dalle immagini che hanno confermato con dovizia di particolari gli errori commessi, sia dalla critica che ha focalizzato impietosamente il labiale di una espressione, diciamo una, sicuramente poco gradevole. Come noi ci sentiamo responsabili delle nostre azioni e pertanto rinnoviamo le scuse per quella unica espressione del nostro labiale, sarebbe anche corretto che chi ha contribuito a suscitare tali reazioni abbia la coscienza di riconoscere le sue responsabilità cercando, nell'attività che svolge, quelle attenzioni che permettano di non commettere più quegli errori che sicuramente penalizzano altri professionisti ed altri uomini di sport.
Lillo Foti